Giro d’Italia 2022, Vincenzo Nibali: “Avevo febbre e herpes dopo il giorno di riposo. Speravo di più, ma son contento”
Vincenzo Nibali spiega le prestazioni in calo al Giro d’Italia 2022. Non una scusa, il siciliano non si è infatti mai visto realmente come un pretendente per il successo finale, ma chiari segnali da parte del suo corpo che le prestazioni del fine settimana, con in particolare la brillantezza nella tappa di Torino, non erano più ripetibili. Attualmente quarto in classifica generale, ben al di là delle più rosee aspettative alla partenza di Budapest, il leader della Astana Qazaqstan in questi ultimi giorni è stato costretto a correre “sulla difensiva”, per sua stessa ammissione, rispetto ai vari Richard Carapaz, Jai Hindley e Mikel Landa, che si sfideranno oggi nella ultima tappa di montagna.
“All’indomani dell’ultimo giorno di riposo mi è anche venuto un herpes, una forma di stress – spiega alla Gazzetta dello Sport – Una febbre sorda, e non ho potuto fare altro che cercare di limitare i danni […] Ieri sono andato meglio rispetto alle ultime due tappe di montagna? Si, ci sta, ma un grande giro è fatto di alti e bassi. Magari speravo un po’ di più, ma tutto sommato sono contento”.
Riguardo la sfida di oggi, il siciliano sa che i corridori che lo precedono in classifica sono “più esplosivi” e “più scattanti”. Saranno ovviamente loro a giocarsi il successo finale nella tappa che tra Passo San Pellegrino, Passo Pordoi e Passo Fedaia potrebbe rivelarsi decisiva malgrado distacchi ancora ridotti al minimo, soprattutto fra i primi due. “Sulla Marmolada, Landa, Carapaz e Hindley dovranno provare a superarsi – sottolinea lo Squalo dello Stretto – Carapaz sembra stia così così ma poi l’azione la piazza sempre. Un grande giro non lo vince sempre il più forte, ma quello a cui va bene tutto”.
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